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Polonia: il fascino di navigare sui piani inclinati del Canale di Elblag

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Polonia: il fascino di navigare sui piani inclinati del Canale di Elblag

di Gianluca Ricci

 

Le cittadine polacche di Elblag e Ostroda avrebbero ben poche chances di essere considerate fra le mete più gettonate dai turisti che si recano nel Voivodato della Varmia-Masuria se non fosse per il canale artificiale che le collega.

Non sarebbe una grande attrazione, in realtà, se non fosse stato realizzato a metà dell’Ottocento – e anche questa sarebbe una peculiarità tutto sommato poco affascinante – e se soprattutto il dislivello fra il lago Druzno e il lago Jeziorak non superasse i cento metri.

Un’altezza proibitiva, ma non per gli ingegneri prussiani che risolsero il problema in modo davvero ingegnoso, consegnando la loro opera all’immortalità, riconosciuta peraltro dalla stessa Unesco.

Il trucco fu quello di abbinare alle consuete chiuse un ingegnoso sistema di piani inclinati e di imporre a tutte le barche intenzionate a solcare le acque di quel canale dimensioni tali da garantire il trasporto via terra nel massimo rispetto della sicurezza: dal momento che la lunghezza del corso d’acqua che presentava le maggiori difficoltà nella gestione dei dislivelli risultava eccessivamente breve per poter realizzare un numero accettabile di chiuse, si decise di realizzare cinque piani inclinati sui quali far scorrere le imbarcazioni a terra utilizzando speciali vagoni trascinati su rotaie fino al livello d’acqua superiore o inferiore.

In pratica si caricavano le navi su una specie di funicolare e le si trascinavano via terra fino al tratto d’acqua successivo. Operazioni che avvengono ancora oggi, visto che i meccanismi che regolano questo astuto sistema di movimentazione sono rimasti in ottime condizioni.

Il canale di Elblag in realtà non si usa più per scopi commerciali: a solcare quelle acque sono rimaste soltanto le barche dei turisti, che possono scegliere se affrontare l’intera crociera lungo il corso d’acqua, 80 chilometri in 11 ore di navigazione, o se invece limitarsi a percorrere i tratti interessati dai piani inclinati più belli.

Fra il 2011 e il 2015 l’opera è stata interamente chiusa al pubblico per lavori di ristrutturazione dei macchinari, ma oggi risulta una delle attrazioni preferite da chi si reca in visita nella Polonia settentrionale.

Un vero e proprio investimento, che rende quel canale ancora produttivo, nonostante il trasporto delle merci si sia spostato da tempo lungo altre direttrici. Il piano inclinato più lungo (263 metri e rotti) si trova a Jelenie, dove deve superare un dislivello di 22 metri, di poco superiore a quello di Olesnica, lungo 262 metri per un dislivello identico al precedente.

Nel corso della crociera le attrattive non si limitano all’osservazione dei meccanismi di trazione delle barche: il canale passa infatti attraverso scenari naturali di prim’ordine, in cui si possono ammirare tratti della foresta della Varmia fra i meno contaminati e dove è possibile persino fare birdwatching.

In questo territorio infatti vive quasi la metà di tutti gli uccelli della Polonia, ragion per cui diventa particolarmente facile individuare cicogne, cormorani, falchi pescatori e, se si ha un po’ di fortuna, anche la rara aquila con la coda bianca.

Una crociera che dunque non esaurisce il suo fascino nel mezzo, ma ad esso associa pure fini in grado di offrire al visitatore un programma di tutto rispetto.

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