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Mangiare in fondo al mare: in Norvegia apre il primo ristorante subacqueo d’Europa

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Mangiare in fondo al mare: in Norvegia apre il primo ristorante subacqueo d’Europa

Gianluca Ricci

 

Non si tratta di una novità a livello mondiale, visto che alle Maldive strutture di questo tipo sono già operative da anni, ma a livello europeo sicuramente sì.

Il primo ristorante subacqueo ha aperto nel mare del Nord, nei pressi della cittadina di Lindesnes, in Norvegia, sulla costa meridionale del Paese scandinavo, a 400 chilometri circa dalla capitale Oslo.

Si chiama – e nome non poteva essere più adatto – “Under”: lo ha aperto la società Snøhetta e lo ha affidato alle magiche mani dello chef Nicolai Ellitsgaard, insieme alla sua brigata di 16 persone. A vederlo da fuori l’impressione non è immediatamente positiva: si tratta di un enorme scatolone di cemento che si getta in acqua su una spiaggia nemmeno particolarmente suggestiva.

Il bello però viene dentro: la sala principale, creata per ospitare una ottantina di commensali, si trova cinque metri al di sotto del livello del mare e garantisce a chi si accomoda a mangiare una visuale unica ed incredibile grazie ad un’enorme vetrata che permette di guardare quello che intanto sta accadendo sotto le acque del mare del Nord.

Niente effetto acquario, ma piuttosto una vista privilegiata sull’ecosistema marino della Norvegia meridionale.

Già, perché il ristorante non si pone il solo scopo di offrire pasti con visuale a sorpresa, ma è impegnato anche in ricerche sulla biologia marina. Un aspetto ovviamente secondario per chi arriva fin lì per vivere un’emozione unica.

Tuttavia aiuta la digestione sapere che la struttura è stata realizzata in cemento ruvido proprio per permettere alle conchiglie e ai vegetali marini di attecchirvi facilmente e di ricoprirla per farne un tutt’uno con il fondale.

La sala principale è lunga ben 34 metri e permette a tutti coloro che si siedono ai tavoli di avere uno sguardo sul mare esterno. Oltre ad essa la struttura prevede la presenza di un foyer, da cui si scende attraverso una scala in legno di quercia ad uno champagne bar, prima di introdurre nel salone più importante.

Anche se all’esterno l’impressione è quella di una scatola, all’interno non si soffre di claustrofobia, visto che gli architetti che hanno elaborato il progetto hanno fatto di tutto per far dimenticare le linee squadrate dell’esterno e ricreare un’ambientazione quanto più piacevole possibile.

Buona parte dell’effetto la crea la scelta dei colori, i toni aranciati e rosati delle conchiglie per lo champagne bar e quelli azzurrati e verdi del mare per la sala principale. Il percorso gastronomico offerto dallo chef non può che essere incentrato sul mare e sulle meraviglie che esso sa offrire anche al palato degli uomini: al momento è previsto un unico menu degustazione, l’Immersione menu, a 235 euro a cranio.

Pesci, conchiglie, erba di mare, cavolo salato, ma anche funghi e bacche della costa finiscono nei piatti con preparazioni originali ma al tempo stesso rispettose della tradizione culinaria della zona. Particolarmente orgoglioso lo chef Ellitsgaard: il suo auspicio è che la gente frequenti il suo ristorante non solo e non tanto per l’originalità della location, quanto per la bontà dell’offerta gastronomica.

A giudicare dal boom di prenotazioni, può starsene assolutamente tranquillo.

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