Oscar: le celebrità che l’hanno snobbato
In occasione della cerimonia degli Oscar, che quest’anno ha visto vincitore su tutti Leonardo Di Caprio, ripercorriamo gli aneddoti di 10 celebrità che per diversi motivi hanno rifiutato la famosa statuetta
Il regista svedese Ingmar Bergman
Vinse l’Oscar per “Il posto delle fragole”, ma riconsegnò la statuetta all’ Academy, dicendo che “Questa istituzione umilia l’arte di fare cinema”. La risposta dell’Accademia fu quella di consegnargli tre premi: a “La fontana della Vergine” (1960) “Come in uno specchio” (1961) e “Fanny e Alexander” (1980), come migliori film stranieri.
Joaquin Phoenix
Dopo essere stato nominato per la sua interpretazione nel film “The Master” (2012), l’attore definì gli Oscar come “una merda”. Secondo Phoenix la statuetta è come la carota davanti all’asino, sono dal pessimo gusto. La sensazione di competitività tra colleghi, da lui odiata, fece della sua seconda nomination per “Quando l’amore brucia l’anima” (2005) il periodo più inquieto della sua vita. Ora non vuole saperne, nonostante non si perda una cerimonia.
Woody Allen
Già negli anni ’70 si espresse chiaramente sul perchè rifiutasse i premi: accettarli, quando si vincono, secondo lui significa ammettere di non essere stati abbastanza bravi quando non si vincono. Lui ne ha persi 23, ma ne ha vinti 4. ha anche criticato l’innegabile pregiudizio dell’Accademia verso la commedia. Oltre a questo si scusa dicendo che la cerimonia di consegna cade sempre la domenica, e lui la domenica va a vedere il basket. Nonostante questo, nel 2002 si è presentato alla cerimonia, tenendo un discorso nel quale omaggiava la città di New York dopo gli attentati dell’ 11 settembre. Quando gli assegnarono la statuetta per “Midnight in Paris” (2011) stava tenendo un concerto per clarinetto ad Oviedo.
Katherine Hepburn
La migliore stella tra tutte: vinse quattro Oscar e, per pigrizia (disse), non fu a nessuna delle 4 cerimonie. Nel 1974 fece uno strappo alla regola e si presentò alla cerimonia per rendere omaggio al produttore Lawrence Weingarten (La costola di Adamo). L’unica a rallegrarsi dell’ostinata assenza della Hepburn fu Barbra Streisand, che vinse l’Oscar per Funny Girl (1968), in un ex-aequo con la Hepburn, quell’ anno per “Indovina chi viene a cena”, ma che potè fingere di essere l’unica vincitrice.
Javier Bardem
Nel 2000 venne nominato per “Prima che sia notte”, ma rifiutò di fare la campagna promozionale, dicendo che “l’unica forma di dare un premio giusto, sarebbe se tutti i nominati interpretassimo lo stesso film nelle stesse condizioni”. Sette anni dopo ci ripensò e fece un tour promozionale tra i più celebri, che terminò con la vittoria per “Non è un paese per vecchi”. Come alcuni suoi colleghi, prende parte allo spettacolo solo se sa che ne uscirà vincitore.
Humphrey Bogart
A lui si dee la teoria di Bardem. Bogart infatti, in occasione della nomination per Casablanca (1942) disse “Perchè i premi siano giusti e rigorosi, ogni attore dovrebbe interpretare Amleto, e si dovrebbe premiare il migliore”. L’ Accademia lo premiò per “La Regina d’Africa” (1935), premio che Bogart ricevette con uno dei suoi rarissimi sorrisi.
Dustin Hoffman
Anche lui contrario all’Accademia e all’Oscar, lo ricevette emozionatissimo nel 1989 per “Rain Man”. Dopo la nomination per “Il Laureato” (1967) definì i premi come “qualcosa di osceno”…il che spiega la smorfia che assunse quando “Kramer contro Kramer” vinse come miglior film nel 1980.
Daniel Radcliffe
Si dice che l’attore britannico abbia detto, guardando “Hugo Cabret” di Scorsese (2011) “Questo film non è certo meglio di Harry Potter”, accusando poi l’Academy di snobismo, per nominare questi come film per bambini e non per le categorie di film adulti. Non se la prende con i premi, in realtà, ma confessa che sarebbe stato bello ricevere un riconoscimento per tutto il lavoro espresso nella saga.
George C Scott
Il primo attore a rifiutare apertamente un Oscar fu George C. Scott nel 1971, per “Patton”. Scott definì la cerimonia come “Una sfilata di pezzi di carne lunga due ore, uno spettacolo offensivo, corrotto e barbaro”. Preferì vedere una partita di hockey.
Marlon Brando
Soddisfatto ricevette l’Oscar nel 1955 per “Fronte del porto”, ma lo rifiutò 18 anni dopo per “Il padrino”. Quella che fu una delle scene storiche della notte degli Oscar, vide protagonista Sacheen Littlefeather una donna apache, che rifiutò la statuetta al posto di Brando, aggiungendo “la comunità del cinema è responsabile del degrado della comunità indiana, ne ridicolizza il carattere e la descrive come selvaggia, ostile e maligna”. Solo in seguito si venne a sapere che la donna era un’attrice messicana.