Stile: la guida dello stilista Lorenzo Caprile

Sono solo un’assaggio di quello che troverete nel libro da poco redatto dallo stilista “De que hablamos cuando hablamos de estilo”, una vera guida al perfetto style, presto anche in italiano. Caprile, con vent’anni di esperienza alle spalle, si è guadagnato un posto di tutto riguardo nel panorama della moda spagnola. Ecco i suoi primi 18 consigli da seguire se volete diventare una maestra dello stile:

AVERE UNO SCHEMA

E’ fondamentale: crearsi uno schema di cosa si vuole è la base di tutto. Se lo schema non funziona, tutto il resto sarà inutile.

I TESSUTI

Per quel che riguarda i materiali non è tutto oro quello che luccica: dipendendo dall’effetto che si desidera ottenere, si dovrà scegliere il più’ adeguato. Esistono mix stupendi, e dico no alla seta naturale: non sempre risulta essere il tessuto migliore.

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IL COLORE

Sono d’accordo con Ágatha Ruiz de la Prada: dobbiamo eliminare la paura del colore! Il nero non è sempre la scelta migliore o la più elegante. E’ come un lutto eterno, e sono già passati più di 100 anni da quando Coco Chanel ne fece l’apologia. La moda dev’essere divertimento: il nero va bene per alcune occasioni, ma non per tutte…

GLI STAMPATI

Sono complicatissimi, sia da soli che mescolati. Per arrivare a scegliere gli stampati bisogna saper dominare bene il colore.

IL PRÊT- À -PORTER

La grande conquista del XXI secolo. Lo stesso Yves Saint Laurent diceva che il suo più gran rimpianto era non essere stato il primo ad inventare i jeans. Il prêt-à- porter è in continuo sviluppo, è la vera essenza della moda e deve arrivare ovunque.

L’ALTA MODA

L’opposto naturale del prêt-à- porter: è come un laboratorio dove tutto si può sperimentare. Inoltre a tutti serve un abito su misura prima o poi (sia per forma o colore). Il prêt-à- porter e l’ alta moda sono le due facce della stessa moneta, come dei vasi comunicanti.

LA TAGLIA

E’ il gran problema di quest’epoca. E speriamo che si risolva presto, ma sembra che non ci si accordi mai su una taglia “universale”: è impossibile pensare che per lo stesso abito o pantalone la taglia possa cambiare anche di due misure a seconda della marca. Purtroppo la soluzione al problema è davvero lontana, per gli interessi di marketing, economici, etc…Ogni casa di moda segue la propria politica commerciale: una vera sfida nel mondo della moda.

L’ETICHETTA

E’ la carta d’identità dell’abito, utile perchè informa, ma che di solito non la si guarda. Fondamentale per mantenere l’indumento in perfette condizioni il più a lungo possibile.

IL MODELLO

Ovvero la parte più creativa della nostra professione: dal bozzetto, al disegno. La parte più artistica e che fa davvero la differenza è quando si modella il tessuto su un manichino, come scolpire un’opera d’arte. Creare dal nulla, questo è il vero merito di uno stilista.

I PANTALONI

Una delle migliori “invenzioni” degli ultimi 40 anni. Le donne di solito cambiano marca facilmente, ma io consiglio il contrario. Se ci si trova bene con un modello, una forma, una marca, meglio non cambiare…se non il colore.

LE GONNE

La quintessenza della moda femminile: uno “strumento” eccezionale, che può cambiare forma, volume, lunghezza. Attenzione però all’età: alle donne “più grandi” consiglio un buon pantalone.

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LE GIACCHE

Una o due buone giacche sono l’ investimento che non deve mancare in nessun armadio. Una buon blazer risolve qualunque emergenza. L’importante è il taglio, che deve essere ottimo, se non su misura.

LA SCOLLATURA

Non esistono regole fisse per le scollature, se non quella di portare la più adeguata al fisico. Una scollatura errata può rovinare un’ intero abito.

L’ABITO DA SPOSA…

Non si improvvisa…e non ci sono scuse. L’abito deve seguire lo stile e la personalità della sposa: il giorno del matrimonio non si deve essere all’ultima moda o iper-fashion, ma splendide e raggianti.

…DELLE INVITATE

Non sono le protagoniste, ma possono permettersi una stravaganza “discreta”.

IL TAPPETO ROSSO

Come direbbe Mae West “E’ meglio essere criticate che ignorate”. Lo scopo è richiamare l’attenzione, ma senza travestirsi. Tutti ricordiamo l’abito a cigno di Björk.

GLI ACCESSORI

Sono come i condimenti in cucina: devono essere scelti con accuratezza e disciplina. Incuso la pettinatura ed il trucco. Saper combinare questi con borsa e scarpe è una vera arte. Da ricordare sempre: less is more.

IL VINTAGE

Ovvero il Master della moda, il colpo finale, il tocco indispensabile per rendersi unici.