Un recente studio, infatti, ha dimostrato che molti degli scrittori famosi dei nostri tempi hanno sofferto di bipolarismo, alcolismo, demenza, o sono stati dipendenti da droghe, che spesso hanno instillato in loro idee suicide. Nonostante tutto ci hanno regalato alcune tra le opere più belle ed importanti della Letteratura mondiale. Tra questi:
Leo Tolstoj
“Guerra e Pace” ed “Anna Karenina” sono considerate tra le opere maestre della Letteratura Russa, ma cosa nascondono? In realtà sono entrambe (molto più in profondità “Guerra e Pace”) opere che Tolstoj ha scritto a mo’ di confessione: uno sfogo per capire la propria tendenza alla depressione. I testi, lo studio, la scrittura non l’hanno forse aiutato come avrebbe voluto e, in età matura soffrì di gravi e profondi attacchi depressivi. Ossessionato dal successo, dopo aver regalato tutto ciò che possedeva, si rinchiuse in se stesso, criticandosi duramente per non aver avuto, in passato, il coraggio di suicidarsi.
Ernest Hemingway
Brillante autore, vincitore del Nobel per la Letteratura con l’opera “Il Vecchio e il Mare”, confessò apertamente di soffrire di bipolarismo e depressione, condizioni che lo portarono a soffrire di psicosi. Hemingway non accettò mai l’aiuto dei medici, e si “auto-medicò” con l’alcool. Forse questo lo portò a cercare le emozioni forti del corrispondente di guerra, che più di una volta gli fece rischiare la vita. Non aiutò certo la genealogia, che parlava di avi depressi e suicidi: Hemingway, infatti, si suicidò nel 1961.
Philip K. Dick
Probabilmente il più visionario degli autori del secolo scorso. Le sue opere sono classici della fantascienza, molti dei quali adattati al grande schermo. Da “Blade Runner” a “Minority Report” o “Total Recall”, le storie di Dick sono ingegnose, enigmatiche e fantastiche. Se da adolescente soffriva di vertigini, l’adolescenza la schizofrenia (in particolare allucinazioni visive ed uditive), per la quale fu ricoverato. Continuò comunque a scrivere, fino alla morte. Poco prima di moririre raccontò di aver chiaramente sentito come “Un raggio di sole di color rosa aveva parlato direttamente alla sua coscienza”.