Come prendere la residenza vivendo in camper

Forse stai organizzando la tua vita full time in camper, o magari sei già partito, quando ti è preso un dubbio amletico: “Ma se non ho più una casa, qual è la mia residenza?”. Probabilmente, quella domanda è stata seguita da un’altra: è possibile prendere la residenza in camper? La risposta, in breve, è sì.

In questo articolo andremo a vedere i passaggi salienti del percorso che ti porterà ad avere il camper come indirizzo di residenza. Pronto a cominciare?

Residenza, che cos’è?

Sentiamo parlare spesso di residenza ma molte persone non saprebbero dire che cos’è, nello specifico, e altre la confondono con il domicilio. La residenza è la stessa del posto in cui vivi abitualmente e va dichiarata.

Senza fissa dimora

Il camper non può essere considerato una casa e, quindi, un domicilio. Di conseguenza, se ci vivi o pianifichi di farlo, sei un “senza fissa dimora.”

Il senza fissa dimora è semplicemente una persona che si sposta abitualmente da un Comune all’altro e non risiede, quindi, sempre nella stessa casa e nella stessa zona.

Cosa succede se non dichiari l’indirizzo di residenza

Come abbiamo visto, la residenza è un qualcosa che va dichiarato ma, quando la situazione sembra complessa, alcune persone possono essere tentate di non farlo. Se ci stai pensando, te lo sconsigliamo perché un indirizzo di residenza ti dà accesso a tanti diritti come il rinnovo dei documenti o la possibilità di aprire una Partita IVA (fondamentale se vuoi lavorare in proprio).

Come fare domanda per ottenere la residenza in camper

Cominciamo con il dire che, purtroppo, nonostante ci sia un procedimento da seguire, il successo o meno della domanda dipende da vari fattori, incluse le conoscenze e competenze del tuo Comune in merito alla questione.

Il primo passo da fare, infatti, è quello di rivolgerti al Comune in cui sei nato, che dovrebbe mettere la tua residenza a un indirizzo fittizio.

Una volta fatto questo, devi presentare diversi documenti all’Ufficio Anagrafe del tuo Comune. Questi includono:

  • Documento di riconoscimento e relativa fotocopia
  • Patente di guida e la sua fotocopia
  • Codice fiscale e una sua fotocopia
  • Libretto del veicolo che possiedi e la sua fotocopia

Sembrerebbe semplice, vero? Purtroppo, come abbiamo accennato, non sono rari i casi di Comuni che non conoscono bene questo procedimento o che proprio non ne hanno mai sentito parlare. Per questo motivo, è importante che tu sappia quali sono i tuoi doveri (es. quali documenti devi portare e quali moduli devi compilare) ma anche i tuoi diritti (es. la residenza è un diritto di tutti).

L’Ufficio Anagrafe del Comune ti consegnerà dei moduli da compilare e, dopo due giorni, darà il via ai controlli e attiverà l’istanza. Considera che ci vogliono 45 giorni e, passata questa data, se non avrai sentito niente da parte dell’Ufficio Anagrafe saprai che ogni cosa è andata a buon fine. In caso di problemi o contestazioni, le persone dell’Ufficio Anagrafe si faranno sentire.

Nel tuo nuovo documento, avrai l’indirizzo che il Comune ti avrà assegnato, e che sarà la tua nuova residenza.

I Comuni “amici”

Ci sono dei Comuni che, a differenza di altri, sono già preparati ad affrontare questo percorso, conoscono le normative e non creano particolari difficoltà al richiedente. Naturalmente, come abbiamo visto, non puoi fare domande a un Comune a caso, ma devi rivolgerti a quello di nascita o a un altro ugualmente importante per la tua vita, ma se il tuo Comune figura fra questi, puoi tirare un sospiro di sollievo perché dovrebbe essere già preparato nel regolarizzare i senza fissa dimora:

  • Firenze
  • Livorno
  • Roma
  • Napoli
  • Milano
  • Bari
  • Mirandola (MO)
  • Mirano (VE)

Questa è una lista parziale perché ci sono sempre più Comuni che diventano “amici” dei senza fissa dimora.

Conclusione

Forse richiedere una residenza vivendo in camper non sarà semplicissimo ma è importante che tu lo faccia, così da aver accesso a tutti i tuoi diritti e da poter stare tranquillo. Anche nel caso in cui il tuo Comune non ne sappia niente o in cui il personale non sia empatico/preparato, non demordere e informati per bene su Internet così da andare al Comune, legge alla mano, per richiedere ciò che altro non è che un tuo diritto.