Marocco: 10 buoni motivi per investire
Sono sempre più numerosi gli italiani che decidono di investire all’estero
Purtroppo, attualmente l’Italia è un luogo dove le possibilità di riuscita sono molto esigue e questo spinge molti connazionali a guardare altrove, a puntare il proprio sguardo su Paesi con un Pil decisamente più alto. Tra i Paesi più gettonati spicca il Marocco, considerato oggi una specie di “Germania d’Africa”. Qui infatti ci sono numerose opportunità, business allettanti. Il Marocco, Paese in costante crescita economica, ha alle spalle un Governo che ha deciso di investire nell’ammodernamento delle infrastrutture, basti pensare che lo Stato ha stanziato 10 miliardi di euro per la costruzione di porti, aeroporti, strade e ferrovie, ma anche dighe, scuole e centri per lo smaltimento dei rifiuti. Tra i settori più proficui c’è senza dubbio quello delle costruzioni che, grazie anche all’attivazione dei programmi governativi a sostegno della crescita e dell’ammodernamento del Paese, negli ultimi anni sta registrando costanti percentuali di crescita, rivelandosi così uno dei pilastri fondamentali dell’economia del Paese stesso. Interessanti e proficue sono anche le opportunità nel settore dell’arredo e del design Made in Italy, grazie ai numerosi progetti nel campo dell’edilizia turistica, commerciale e abitativa, e ai processi di riqualificazione infrastrutturale e urbana. Importanti opportunità ci sono anche nel settore turistico; basti pensare che lo Stato del Marocco si sta adoperando affinchè il turismo possa raddoppiare entro il 2020. Se si desidera invece investire in immobili, mettendone uno a reddito, il guadagno si aggira tra il 7 e il 12% l’anno.
Ma quali sono i benefici fiscali per un italiano che decide di investire in Marocco?
Le società estere che desiderano investire nel Paese potranno beneficiare dell’esonero dell’imposta sulle società e su quella generale sul reddito, le corrispondenti Ires e Irpef italiane. Inoltre, è bene sapere che viene applicato solo un minimo dazio all’importazione di materiale, utilizzato per l’agroindustria del 2,5%, che comunque non è soggetto ad IVA. Molti sono anche gli aiuti statali, che si aggirano tra l’80 e il 100% per i progetti di irrigazione; tra il 30 e il 70% per i materiali agricoli; e tra il 30 e il 50% per chi apporti miglioramenti alla proprietà fondiaria. Inoltre, la volontà del Governo marocchino è quella di favorire la libera impresa che produce prodotti e servizi in Marocco per l’export. Proprio in virtù di questo, ecco qui di seguito un riassunto dei benefici aziendali in esercizio per l’export:
- esonero totale per i primi 5 anni dall’imposta sulle Società “IS”, normalmente applicata al 30% sugli utili societari.
- Riduzione della IS del 50% per i successivi anni di esercizio
- Esonero totale da Dazi doganali import- export
- Esonero sulle imposte sui ricavi delle Azioni e sui redditi di non-residenti
- Accesso privilegiato a Fondi governativi per gli investimenti
- Esonero totale da imposte sull’acquisto dei terreni
- Accesso privilegiato a Fondi governativi per la formazione del personale
- Nessun limite di cifra per il rimpatrio dei capitali investiti e degli utili conseguiti (al 100%)
- Contributi sociali e previdenziali con quota a carico del datore di lavoro tra il 7,50% e 8,60%
- Stabilità politica e sicurezza.
Ovviamente, qualunque cosa si decida di fare, è bene fare delle analisi di mercato che permettano di conoscere il territorio nel quale investire e soprattutto le opportunità che da un determinato tipo di investimento possono derivare. Occorre, inoltre, affidarsi a professionisti del settore, al fine di evitare ingenti perdite di denaro e di tempo.
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